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Neurologia

La visita neurologica facilita la diagnosi e il trattamento di patologie e disturbi riguardanti il sistema nervoso, sia quello centrale (cervello e midollo spinale), sia periferico (tutti gli altri elementi nervosi).

Viene raccomandata in caso di anomalie legate all’attività mentale motoria e di senso.

dott. Alfredo Petrone – specialista in Neurologia

dott.ssa  Roberta Ambrosio – specialista in Neurologia

 

Patologie neurologiche

  • Epilessia
  • Tumori al sistema nervoso.
  • Infezioni del cervello e del sistema nervoso periferico, come l’encefalite, la meningite e gli ascessi cerebrali.
  • Malattie cerebrovascolari come l’ictus.
  • Malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson e la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
  • Cefalee ed emicranie.
  • Disturbi del linguaggio.
  • Disturbi del movimento.
  • Patologie che portano alla perdita della mielina nel sistema nervoso centrale, come la sclerosi multipla.
  • Problemi al midollo spinale, incluse le malattie infiammatorie e quelle autoimmuni.

Quando effettuare una visita neurologica

È opportuno rivolgersi ad un neurologo quando si è in presenza di sintomi legati a difficoltà di coordinazione, debolezza muscolare, alterazioni delle capacità sensoriali (inclusi il tatto, la vista e l’olfatto), formicolii e incontinenza intestinale.

Dopo aver raccolto una serie di informazioni dal paziente, circa il suo stile di vita e i sintomi avvertiti,  lo specialista effettua alcuni test per valutare lo stato mentale e la salute del sistema nervoso, disponendo eventualmente degli esami clinici successivi.

 

 

Elettromiografia

L’elettromiografia è un esame che viene impiegato nella diagnostica neurologica per la valutazione di patologie relative al sistema nervoso periferico e all’apparato muscolare.

Presso il nostro centro medico è possibile richiedere una visita specialistica finalizzata all’esecuzione di un’elettromiografia.

In cosa consiste l’elettromiografia?

L’elettromiografia si suddivide in due distinte fasi.

Nella prima fase si analizza la velocità di conduzione di uno stimolo elettrico sul nervo relativo all’area d’interesse attraverso l’applicazione di elettrodi superficiali.

Nella seconda fase invece s’inserisce un elettrodo ad ago sempre nella zona in esame e si valuta  l’attività elettrica  muscolare. L’elettrodo ad ago viene dapprima posizionato a riposo, poi nel corso di una contrazione minima del muscolo ed infine durante la massima contrazione.

In questo modo, è possibile determinare la presenza di attività elettrica spontanea, l’ampiezza e la durata dei potenziali elettrici muscolari, la quantità di unità motorie attivate al massimo sforzo.

Quando fare l’elettromiografia?

E’ un esame generalmente disposto dal medico specialista ed in presenza di precisi disturbi:

  • Formicolio, intorpidimento e una minore sensibilità.
  • Debolezza muscolare.
  • Dolori muscolari e crampi.
  • Paralisi.
  • Spasmi muscolari involontari.