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  • Blog
  • by Alessia
  • 10 Maggio 2024
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La capillaroscopia è una tecnica diagnostica assolutamente non invasiva, veloce e indolore utile nel valutare la circolazione sanguigna nelle anse capillari che sono poste alla base delle unghie.

La capillaroscopia è un tecnica scientificamente valida e standardizzata che permette di studiare, in ambito ambulatoriale, differenti malattie autoimmuni del tessuto connettivo attraverso l’osservazione diretta della microcircolazione cutanea. Attraverso l’utilizzo di un microscopio ad alto ingrandimento, è possibile potenziare una diagnosi differenziale sul microcircolo per le più comuni patologie reumatiche, tra cui psoriasi ed artrite psoriasica, lupus sistemico eritematoso,  o la sindrome di Raynaud, una malattia che interessa le parti esteriori del corpo umano, ossia mani e piedi, le quali, quando vengono sottoposte a repentini cambiamenti di temperature (soprattutto basse), subiscono un restringimento dei vasi sanguigni e una successiva fase di vasodilatazione che rendono gli arti in questione inizialmente bianchi e freddi, poi di colorazione cianotica ed infine rossa, con presenza di dolore ed eritema della cute.

L’esame, molto simile ad un’ecografia, offre in pratica un’analisi ottica dei capillari, eseguita attraverso il videocapillarscopio, uno strumento moderno e innovativo, dotato di una sonda che viene appoggiata al dito del paziente e da una lente che permette allo specialista di ottenere immagini ingrandite e di ottima definizione, tali da poter eseguire una valutazione dei capillari. La sonda è illuminata e si appoggia sul dito,consentendo al medico di vedere su uno schermo l’immagine in alta definizione. Al fine di migliorare la trasparenza della pelle viene applicata sull’unghia una goccia di olio prima dell’inizio dell’esame. Le apparecchiature digitali consentono inoltre di archiviare le immagini ottenute per un eventuale confronto se il paziente dovesse necessitare di esami successivi.

La capillaroscopia non deve inoltre essere eseguita se il paziente ha subito nelle ultime tre settimane traumi o microtraumi alle unghie, così come può banalmente succedere in seguito ad una manicure, in quanto l’esame potrebbe risultare falsamente positivo.

È inoltre fondamentale non aver applicato smalto o acetone sule unghie da almeno 5-7 giorni e astenersi dal fumare e bere caffeina per almeno quattro ore.