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  • Blog
  • by Alessia
  • 4 Luglio 2024
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Il Plesso Brachiale (PB) è una complessa struttura anatomica che collega il midollo spinale al livello del rachide cervicale con l’arto superiore, creando un’innervazione motoria e sensitiva.

I nervi vertebrali che compongono il plesso brachiale vanno da C5 a C8. Appena sotto la clavicola, le fibre si ricombinano per formare i tre rami del plesso, bilateralmente.

Il malfunzionamento del plesso brachiale origina dolore, debolezza e perdita di sensibilità al braccio, in particolare avambraccio e bicipite. Se la causa è una lesione, il processo di guarigione avviene lentamente.

A causa della sua complessità, lo studio di questo plesso nervoso dev’essere eseguito necessariamente con apparecchiature ad alto campo.

La Risonanza Magnetica è lo strumento ideale per una corretta visualizzazione delle strutture anatomiche del plesso brachiale, anche grazie all’utilizzo di particolari sequenze ad “effetto neurografico”, eseguibili solo attraverso macchinari di ultima generazione.

Il riconoscimento delle diramazioni nervose consente di evidenziare sia patologie primitive del plesso nervoso, sia lesioni delle strutture vicine, che nella loro crescita possono coinvolgerlo.

Il protocollo d’indagine dipende dalla storia clinica del paziente e dalla patologia sospetta, prevedendo in alcuni casi anche l’utilizzo del mezzo di contrasto.

L’esame valuta:

  • Sindrome dolorosa aspecifica senza traumi né patologie tumorali pregresse.
  • Evento traumatico con deficit nervoso specifico. In questo caso si ricerca un danno o la presenza di edema o ematomi a livello dei nervi del plesso. In casi rari si potrebbe verificare un distacco della radice dal midollo.
  • Deficit nervoso o sindrome dolorosa di origine neoplastica, in cui è particolarmente raccomandata la risonanza magnetica con l’impiego del mezzo di contrasto.
  • Sindrome dell’egresso toracico. E’ importante escludere in questo caso la presenza di compressioni a livello delle strutture nervose o vascolari.